Poesia Vagabonda 2013

28 e 29 SETTEMBRE 2013
BIBLIOTECA ARCHIMEDE - SALA PRIMO LEVI
SETTIMO TORINESE Piazza Campidoglio, 50 - ORE 17

ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE FIUMI
in collaborazione con ECM, Biblioteca ARCHIMEDE e
CITTA’ di SETTIMO TORINESE

ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
info tel 3398099472
mail: manricolaz@libero.it


martedì 24 febbraio 2009

Festival


(Settimo, domenica 22 febbraio 2009)_395
FESTIVAL


Notte fredda
notte senza luna.
La voce della ragazza si arrampica sul neon
nel bar pieno di poeti.
L'anima tagliente del ragazzo ubriaco da sempre si fa veloce ,
troppo veloce
gli tolgono 3 punti dalla patente
quella dei Calligrammi.
Poi arriva qualcuno per un caffè
e ascolta le parole in francese,
la poetessa urla che non ci si può fermare proprio adesso
proprio qua.
Sarebbe bene avere un bicchiere in mano
una chitarra da suonare
un parcheggio da cercare.
Notte fredda
notte senza luna.
Un attore disoccupato passato per caso improvvisa un volo
volo di parola
i suoi occhi spenti leccano la notte.
Un poeta sbagliato
lancia sorrisi
ma nessuno lo sfiora
e ripete:
siamo tutti amici
siamo tutti poeti.
La ragazza,
nel parcheggio senza luna.
Cerca la sua poesia.

Alle 7 e 46 della mattina


(Settimo, sabato 21 febbraio 2009)_394
MATTINA SENZA CHIAVI


Qualcuno questa notte ha fatto del rumore sulle scale:
bottiglie rotte,
versato il vino.
Come una ferita non rimarginata,
esce dal cielo raggio di sole:
dimenticata la notte l'ubriaco,
non trova le chiavi per entrare a casa.
Allora fa finta di uscire incrociando il vicino:
come il sole di questa mattina con la luce.

Minaccia


(Settimo, lunedi 16 febbraio 2009)_388
STARNUTI


Apro una porta-finestra un freddo intenso mi avvolge
faccio in tempo a scorgere un profilo di nuvola
assomiglia a un grande naso
e sta per stranutire: etccciuuuu!!! etcciuuuu!!.
Chiudo la porta appena in tempo
e uno scoscio di pioggia starnuto viene giù
e bagna i vetri della porta-finestra.
Mi vesto per uscire e dopo colazione sono pronto ad andare fuori:
prima dò un occhiata
il naso nuvola è lì minacciosa
che aspetta
naso lungo e grande
è pronto a stanutire
come farò io...
come farò io ad uscire?

Con una ruota


(Settimo, martedi 17 febbraio 2009)_389
STARNUTI 2


Esco furtivamente da casa,
mentre la nuvola si è girata per soffiarsi il naso
con quello che è rimasto della luce della luna
da poco tramontata.
Faccio in tempo a salire sull'auto e parto:
la nuvola naso si accorge della mia fuga e mi insegue,
arriva pioggia-starnuto.
Non vedo la strada mi devo fermare.
La nuvola-naso mi è sopra,
vedo l'ombra gigantesca a forma di proboscide,
un naso alla Cyrano sta per starnutire nuovamente,
oramai mi sento perduto,
il cellulare squilla...

Tra i rami di febbraio 2


(Settimo, mercoledi 18 febbraio 2009)_390
STARNUTI 3


Rispondo al cellulare:
una voce che sembra quella di una bambina mi dice
"Mi scusi signore sono io!".
Stupito le dico "Io chi?"
la vocina di bambina mi dice:
"Io la nuvola naso sopra la sua automobile verde rana"
Dico: " Ah...aaaah...è..è..lei!"
Mi risponde in tono amichevole e quasi compassionevole:
"Deve sapere che le auto di color verde mi fanno venire l’allergia,
come agli umani per i pollini.
E allora siccome lei caro signore è l'unico del vicinato
ad avere un automobile verde rana, le chiedo se la può vendere
o magari riverniciare di azzurro che io nuvola-naso preferisc..."
Non fa in tempo a finire la frase

che una serie impressionante di starnuti
mi avvolge quasi fosse una burrasca atlantica:
sono avvolto dalla pioggia starnuto del naso-nuvola.
Dopo tre quarti d’ora riparto
e penso che venderò la mia macchina
ma a uno che abita fuori città.

martedì 17 febbraio 2009

Genova


(Genova, 13 febbraio 2009, venerdi)
357_GUERRA DI UN GIORNO


in lontananza due bianchi galeoni spinti da oriente,
si aggregano con altre nuvole minori
in una flotta distesa per tutto l’orizzonte:
non si distingue bandiera che ci risolva il dubbio
se portano l’aiuto che abbiamo richiesto
o siamo perduti per l’arrivo dell’invasore

poi la giornata ci distoglie dall’attesa
che sfilino via o avanzino contro
e quando rialziamo la testa,
delle preoccupanti vicende del mattino rimane
una nuvoletta sul tramonto sospesa

tra due case uno stiletto di sole in ultimo affondo
s’infila e resta confitto per qualche istante sul muro,
poi un mantello infodera e spegne
lama e luce nel viola:
si allenta di notte la presa sul manico del coltello.

Genova


(Genova, 9 febbraio 2009, lunedi)
355_RISALITA


piume bianche staccate
da un’ala della notte riavvolta nel suo nido,
rimangono sospese
nel corso di una lenta caduta sull’acqua


intanto a terra si accendono le mimose,
a segnale di contraria direzione
inverdisce in cima il rameggio bruciato,
la ruota stridendo
dal fondo risale l’opposta pendenza.

Grasse - La campana e la nuvola


(Settimo, domenica 15 febbraio 2009)_386
LA VOCE CHE CERCAVO


La città aspetta che la collina si tolga l'ultima nebbiolina
intrisa di notte e promesse da innamorati
aspetta una parola che le racchiuda tutte,
senza parlare l'uomo spazzino raccoglie la luce nuova
in un cappello d’acrobata.
Qualcuno dice che qui la luce è diversa,
che le patate sono più buone,
che tutto è più pulito e in ordine
gli dico guardando verso la costa
verso il mare,
che a volte le parole....
le parole dei poeti sono mute.
La voce di donna mi dice "Bonjour Monsieur"
e mi lascia il vassoio della prima colazione.
Il sole si sta alzando e intravedo là in fondo la costa.

Rami


(Settimo, lunedi 9 febbraio 2009)_382
MENTRE LA LUNA SORGEVA


Al di là del vertice in ombra
della collina pulita dalla neve
ho visto le montagne azzurre,
la marmotta nella tana
sotto 3 metri di neve
sognare boccioli e genziane.
Ho chiamato la lepre che fugge sempre davanti al tuono
e conosce i sentieri più veloci e sa distinguere
le nuvole di pioggia dal resto del cielo,
ho chiamato la lepre:
pensiero
mentre la marmotta sognava e cantava una dolce canzone
e la luna sorgeva.

mercoledì 11 febbraio 2009

Genova


(Genova, 6 febbraio 2009, venerdi)
352_NELLA POZZA


una spugna gonfia e grigia incombe:
gocciola e gronda alla mano che la strizza
poi più leggera e chiara si solleva
e lascia lucido il paesaggio
che pulito a fondo, inverdisce
in mezzo al nero splendente

alla pioggia il merito
di farci capire qualcosa della giornata:
da specchio lo sguardo ritorna
e come potremmo essere, vediamo nella pozza.

Genova


(Genova, 5 febbraio 2009, giovedi)
351_PARAGONI


tutto quello che in un senso ieri è trascorso,
ora torna indietro:
nuvole di aspetto diverso salgono a monte
e con gli stessi componenti di sempre
ottengono un risultato che appare nuovo in assoluto

un tratteggio di pioggia sfuma il ponente,
ancora una volta in questo mattino
ci raggiunge inzuppa e sorpassa,
s’incupisce poi rischiara:
nella minaccia, ci rassicura con il conforto di uno spiraglio
poi chiude ogni speranza a metà del giorno

di continuo sottoposti al moto di alterne fortune,
di tensioni per aria che scaricano a terra il loro contenuto,
di forze opposte in conflitto,
di correnti in ascesa e declino,
diffidiamo delle previsioni che finora ci hanno convinto

non si presentano mai allo stesso modo i temporali,
pur nel costante ciclo delle stagioni:
solo noi con la volontà di cambiare
possiamo rompere con questi paragoni tra la natura
e il nostro vivere,
separarci da ogni immutabile somiglianza,
prendere il controllo degli eventi per una direzione migliore,
dove poi godere senza confronti
della ripetizione mutevole di pioggia e sole.

Settimo - Febbraio 2, domenica


(Settimo, domenica 8 febbraio 2009)_381
LA NUVOLA SERA


Tonda e luminosa è la luna piena.
Pianura e collina
si guardano nella luce:
brillano le curve dei dorsi
angoli e tetti hanno nomi antichi dimenticati e mai uditi.
Bisogna riconoscere
la sera calma
la sera nuvola che copre la luna
spegnendo la luce della stanza
dai vetri lontananza di case
di gesti ripetuti
un altra domenica sta per finire
la nuvola sera scopre lune.

Settimo - Il cielo Boa


(Settimo, mercoledi 4 febbraio 2009)_377
IL CIELO BOA


Uno squarcio di luce nuova, speciale luce che ci fa vedere
un cambio di pelle del cielo odierno.
Come la pelle del serpente che resta secca e attaccata agli arbusti
per fare posto alla pelle nata sotto quella vecchia.
Il cielo si scrolla squame di giorni-pelle
muovono colori verdi-azzurri
il cielo è camaleonte, cambia colore a secondo della terra che ha sotto
il cielo è boa, cambia la pelle come la luce della luna
per seguire ritrovare
stagioni dimenticate.

mercoledì 4 febbraio 2009

Genova


(Genova, 31 gennaio 2009, sabato)
348_ARIA DI NEVE


la coperta scura tirata sulla testa
scopre un lenzuolo livido rosa:
è il margine estremo di un cielo di ferro,
il bagliore fumoso della fornace
dalla fessura del coperchio annerito

alla finestra occhio nell’occhio alla stessa altezza
con il giovane gabbiano che nuota nell’aria di neve,
in direzione opposta a un inservibile mare
dal nostro riparo lo teniamo appeso,

contro le raffiche per nostro conto,
come non sappiamo più fare
a disprezzo di pioggia e vento.

Genova


(Genova, 27 gennaio 2009, martedi)
344_VENTO SORPRESO


un vento con la neve alle spalle,
s’infila tra noi cercando riparo:
nella corsa maldestra,
arruffa e scuote alberi e panni,
tiene sospesi gabbiani e frulla passeri e foglie,
strappa ciuffi di nuvole e stende in ricami,
sbuca e resta in volo stupito sul mare oggi dipinto
con oro e argento e un velo di bianco
sul blù di fondo


ho viaggiato per miglia oltremonte
nella nebbia della terra gelata che vi circonda,
di cui avete indizio ma non vista e certezza,
per fermarmi con sorpresa alla bocca rubino dell’amata,
nel sorriso di buona giornata distesa

scusate amica mia, il respiro in affanno,
lo scomposto vagare tra strade e palazzi,
il fischio che ogni tanto mi sfugge:
è l’ansia di aver così a lungo provato a cercarvi.

Settimo - Tra i rami di gennaio 3


(Settimo, domenica 1 febbraio 2009)_374
NEVISCHIO


Come una terra nel mezzo fra mare e cielo
altra acqua circonda questo tempo domenicale.
Viene la neve che non è neve
non è pioggia.
La luce che porta,
la luce che viene
è confusa dall'attesa che si risolva a diventare pioggia o essere neve,
invece nè l’una nè l'altra ma tutte e due insieme.
Sulla strada rimane stupita la neve rimasta da settimane in attesa,
sorpresa dal nevischio, nuovo ordine per riflessi e luce.
Nevischio fitto sui tetti e asfalti già sporchi da giorni.

Settimo - Aurora collinare


(Settimo, mercoledi 28 gennaio 2009)_371
METEO ABBIGLIAMENTO


Si osserva da una finestra…
sintonizzati sulle previsioni del tempo,
cliccando sul nome del luogo dove si vuole sapere
che tempo che farà.
E ci sorprendiamo che la nebbia, la pioggia, la neve,
il vento, l'umidità,
siano rappresentate come fossero negli scaffali di un supermercato,
con le loro etichette, i loro prezzi,
i saldi di gennaio:
danno uno sconto del 40% sulla neve,
chi si porta a casa un giaccone di neve?
Oppure un cappotto di vento Siberiano, un maglione
di nebbia Padana.
Io vorrei un cappello piccolino,
piccino ma che sia di sole, fatto con il sole quello di maggio.
Con una visiera di brezza marina
e una tasca da metterlo dentro quando va a dormire.
Si guarda fuori da una finestra ....