Poesia Vagabonda 2013

28 e 29 SETTEMBRE 2013
BIBLIOTECA ARCHIMEDE - SALA PRIMO LEVI
SETTIMO TORINESE Piazza Campidoglio, 50 - ORE 17

ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE FIUMI
in collaborazione con ECM, Biblioteca ARCHIMEDE e
CITTA’ di SETTIMO TORINESE

ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
info tel 3398099472
mail: manricolaz@libero.it


domenica 29 marzo 2009

Paesaggio collinare


(Settimo, domenica 29 marzo 2009)_426
SPOSTARE AVANTI ....MEMORIE, NUVOLE


Nuvole legali e pioggia bagnata
nella mattina dei giornali quotidiani,
mattina riflessa:
in pozzanghera che contiene il cielo e il tempo .
Ricordarsi di spostare le lancette avanti di un ora
ricordarsi di dare colore alle nuvole,
avanti di un colore.


Immagino Lisbona
il tuo modo di fare
adesso che avrai 40 anni
avanti di una goccia,
avanti di una goccia
di splendore.

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Settimo - Nel cielo attraversato



(Settimo, giovedi 26 marzo 2009)_424
ALL'INCROCIO DI PIAZZA VITTORIO

CON LA GRAN MADRE, LE NUVOLE RAGAZZE

Il semaforo è rosso.
Due nuvole saltimbanco
danno all'attesa una piacevolezza.
Una fa la ruota, ha i capelli rame.
Un’altra gioca con le stelle come fossero birilli di un giocoliere.
Il tutto in 40 secondi,
poi passano con in mano il cappello
applaudo e gli dò un euro.
Il cielo è azzurro e le nuvole ragazze SPLENDONO!
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Campane


(Settimo, martedi 24 marzo 2009)_422
INVIDIOSE LE CAMPANE


Il vento colora e scolora l'azzurro
tramortisce piccioni e impiccioni
poco avezzi alle correnti d'aria
fa andare veloci i pensieri
inoltra lettere trasparenti e senza inchiostri
parla decine di lingue
e alza soprabiti
spettina le donne
e nuota con i pesci rossi
sibila con ornamenti


Invidiose,
le campane stanno a guardare mute.
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giovedì 26 marzo 2009

"Quando ti bagna la pioggia di altre città" di Alessandro Monticelli

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Quando ti bagna la pioggia di altre città
Ti senti più solo.
Così come si attraversano due secoli
Ma senza capirci molto, in fondo.
Ovunque si arrotolano banconote
Per tirare su bianche rovine di imperi
Persi sotto il sole dove si crogiolano
Lucertole con il seno rifatto.
E siccome i sogni si avverano solo quando dormi.
Arrivammo a Ninive che si era appena fatto giorno.

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"Quando scesi, il vento era già in strada" di Alessandro Monticelli

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Quando scesi, il vento era già in strada
Come la tua immagine antica
Che allontanandomi salutava
Tirando fuori dalla borsa un fazzoletto
Al quale restarono impigliati
Piccoli ingranaggi di felicità
E la logica spietata dei giorni.


Oggi quell’immagine entra nello specchio
Riflessa dietro le mie spalle
E gli occhi si poggiano su gesta fastidiose come sabbia tra i denti
Su cimiteri di automobili ed aerei ai confini del deserto
Su coppie di anziani del nord che ballano in sale
dal parquet consunto.

Mi chiedo se sia possibile togliere tutta la polvere di questi anni
Così provo, la scalfisco con un dito la graffio con un’unghia
Ed incalza il Coro: "Coraggio è solo polvere!"
"Lo so", rispondo
"Ma pesa".

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Alessandro Monticelli

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Alessandro Monticelli (1973) nato a Sulmona (AQ)
ha pubblicato le raccolte poetiche:
"Medicine Scadute" - Mauro Baroni Editore (Viareggio) - 2004
"Made in Italy" - Edizioni Progetto Cultura (Roma) - 2004
"Favole da un Manicomio" - Il Foglio Editore (Piombino) - 2006

2° edizione 2007

Suoi testi sono pubblicati su diverse riviste letterarie
(Ellin Selae, Prospektiva, Il Segnale,Tratti,Il Monte Analogo, Inverso.).
Dal 1999 inizia la sua poliedrica attività artistica, esponendo

nelle maggiori città italiane in gallerie e musei.

www.alessandromonticelli.it

http://www.dictamundi.net/Poeti/Monticelli.html

http://www.rivistainutile.it/
files/poesie_Alessandro_Monticelli.html

http://poetrydream.splinder.com/
post/18394782/PROPOSTA+N%C2%B0+55

http://isla_negra.zoomblog.com/archivo/2008/12/08/
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martedì 24 marzo 2009

Settimo - Ore 7,40


(Settimo, mercoledi 18 marzo 2009)_417
L'ORA BLU


Suoni di passeri prima che arrivi la luce della mattina
inizio di stagione.
Corse notturne del cinghiale della lepre e scoiattoli arrampicati

sulle betulle aperte alla luna nuova.
L'ora blu è passata
sfiorando la notte
baciando la mattina con il suo silenzio.

domenica 22 marzo 2009

Sui Muri 2 - COOP a Chieri (TO)

(Settimo, martedi 17 marzo 2009)_416
NELLA STANZA

Fessure dove entra il sole
e si vede la polvere
nel raggio di luce
che attraversa la stanza.
Fessure, aperte di memoria e riconosci odori e colori
ritornano parole e visi gesti improvvisi.
Soffermandosi in attimi a osservare il mutare della nuvola assetata
che va verso il mare.

Sulla tua pelle questa notte ha dormito e sognato la luna.

Letture da MeteoDiario

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METEODIARIO
Enrico Mario Lazzarin e Gianriccardo Scheri
hanno presentato i loro blogs


Venerdi 20 marzo 2009 dalle 15,30 alle 17,30
Università della Terza Età
a Settimo Torinese (TO)


- presentazione dei blogs creati dagli autori,
con videoproiezione di alcune pagine;
- presentazione delle raccolte di testi estratti da "MeteoDiario"
e pubblicate su carta, con letture e commenti degli autori;
- scambio di opinioni ed esperienze tra il pubblico e gli autori.

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lunedì 16 marzo 2009

Torre Pellice - Tra i rami di marzo 3


(Settimo, venerdi 13 marzo 2009)_414
LA LUNA, IL NEON, LE NUVOLE DI PARIGI


La luna aspetta sulla soglia montana
alineati come bimbi alle colonie anni sessanta stanno le nuvole
attendono un rompete le righe
che non arriva;
Il vento imprigionato dalla luce dell'imbrunire
è in ascolto del momento propizio
per liberarsi e liberare le nuvole
farle andare oltre le Alpi,
diventeranno,
nuvole di Parigi.......
Sottile è la luna appoggiata al neon della sala scommesse.

Torre Pellice - Tra i rami di marzo


(Settimo, mercoledi 11 marzo 2009)_412
SORRISO


Sole sui tetti
sole sulla strada
le montagne più vicine
riflettono,
il sole sulla neve ghiacciata che brilla
e rimbalza come una palla,
sulle cromature della moto che ci sorpassa rombando
la ragazza seduta dietro ha i capelli rossi
come la nuvola nella città vicina.
Come il sorriso di questa mattina.

domenica 8 marzo 2009

Genova


(Genova, 7 marzo 2009, sabato)
362_LA COPPIA DI GATTI


il sole si allunga lento e pigro sul davanzale
come quei gatti che vedo stesi sui mattoni:
il tepore sulla schiena è un braccio che vi si appoggia
e m’invita a guardare in basso


ai due felini da giardino
ora seduti e composti uno accanto all’altro:
ad occhi socchiusi agitando appena la coda,
c’inoltriamo nella nuova stagione,
in un altro marzo condiviso.

Genova


(Genova, 4 marzo 2009, mercoledi)
360_SEGNI


dal balcone un uccello nero
con battito pesante spicca il vole nella notte:
al risveglio saltella e cinguetta per tutto il giardino
invece ben altra banda

con ristretta sapienza di cittadino,
non riconosco per canto e colore questi nuovi abitanti,
ma è uno dei segni che l’inverno,
rauco di cornacchie e gabbiani,
si ritira

costretto a cedere minuti di luce e calore,
ogni giorno declina il suo potere e invano ci affligge ancora
di una pioggia sottile sulle piume di passeri e mimose

un ventaglio rosa si distende sui rami fra due case,
una testa gialla spunta dietro il muro,
in attesa che una stagione di nuove foglie
ci nasconda la vergogna della scarpata di rifiuti.

Consuetudini 2


(Settimo, domenica 8 marzo 2009)_409
INCONTRO


Piccole strade di campagna
rimaste quasi uguali
dalle corse in bicicletta a quelle con la vespa
a bere alla fontana del siamo felici.
Il futuro:
un lampo soltanto
un riflesso sul vetro del treno
un viaggio senza partenza
una carezza rimasta a metà tra la dolcezza e la tenerezza
con tante cose da fare
non abbiamo mai tempo per il tempo
una scatola di latta
con semi mai piantati
un sudore scordato
una bestemmia non detta.

Ieri ti ho visto,
che entravi in tintoria,
mi hai parlato:
dei cieli che hai fotografato in luoghi lontani e a me sconosciuti.
E tutte queste nuvole a ricordarci il presente.

Ritagli


(Settimo, sabato 7 marzo 2009)_408
RITAGLI


Dai ritagli di giornale
ai ritagli delle nuvole:
si mischia il sonno con musica notturna diffusa dalla radio,
chissà perchè la miglior musica si ascolta di notte,
forse per il silenzio che c'è in quelle ore.
Cambio banda d'ascolto.
Vado alla finestra:
in fondo frastagliate le montagne azzurrine,
ha nevicato ancora,
inizia a muoversi la mattina,
nei ritagli di vite
finite sul giornale,
fogli per confezionare
le uova clandestine che ti vende il contadino
senza scadenza come le montagne.

Ciccia


(Settimo, venerdi 6 marzo 2009)_407
IL CANE NERO CON IN BOCCA UN LIBRO DI POESIA


Dai pori della collina esce il sole come sudore
e diffonde colore:
verde dei prati a brillare negli specchietti laterali
di auto nuove incentivate, comprate a rate.
Sole sui vetri rimasti impigliati nel grigio di ieri
nella pioggia passata
e in quella a venire.
Un cane nero avvolto nei suoi pensieri mi sfiora
cerca la sua nuvola persa nel sole
poi ritorna con in bocca un libro di poesie:
il titolo è
METEODIARIO N° 3.

mercoledì 4 marzo 2009

Genova


(Genova, 23 febbraio 2009, lunedi)
359_DAL DIARIO DI FIRPO_3


nel pieno inverno di guerra
il poeta s’incontra con gli amici ai giardini,
al riparo lui crede dalle spie di regime

si scambiano sottovoce gli accenni
che a fatica hanno colto tra le righe
di giornali blindati,
esultano alle incalzanti sconfitte
che s’intuiscono dietro i titoli reticenti,
s’incupiscono alle gridate vittoriose avanzate:
ma nessuna notizia è sicura
nemmeno se giunge da un quartiere diverso
della stessa città

ancora
sulla panchina si passa da entusiasmo a sconforto,
avvolti nell’incertezza come in un pesante cappotto,
con angosciata speranza si prova di continuo
a comporre la frase con le parole disponibili,
a immaginare le troppe mancanti.

Settimo - Tra i rami di febbraio 2


(Settimo, giovedi 26 febbraio 2009)_399
LA CASA PICCOLA SUL VERTICE DELLA CURVA


Uscito dalla curva
mi appare questa piccola casa a due piani
colorata di rosa e giallo con le imposte marrone scuro
proprio lì
quando finisce la curva.
Seduta mi appare sul crinale aspro della collina che scende
e poi bruscamente sale
per poi curvare ancora
guardo la piccola casa
al ritorno:
la luce di candela filtra dalla finestra del pian terreno
e ci si chiede chi abita
sul vertice della curva?

Forse un acrobata prepensionato o cassintegrato
un lavoratore interinale mandato li a produrre nuvole virtuali
un incantatore di serpenti senza cesta
un maestro di chitarra olandese senza memoria
oppure semplicemente,
un poeta che ha chiesto asilo
alla collina.

Settimo - Tra i rami di febbraio 3


(Settimo, martedi 24 febbraio 2009)_397
EPPURE...LA NEBBIA!


Oggi non si esce mai da questa nebbia feroce.
Il sole si è visto verso le 11 passate della mattina
eppure
sembrava,
sembrava di avere la nebbia come una zecca sulla pelle
che non riesci a staccare
eppure
il sole pareva scaldare
eppure
il cielo era senza nuvole
eppure
sembrava di colore azzurro
eppure
non lo era
eppure la nebbia alle cinque e trenta
è tornata,
ma non era mai andata via!.