Poesia Vagabonda 2013

28 e 29 SETTEMBRE 2013
BIBLIOTECA ARCHIMEDE - SALA PRIMO LEVI
SETTIMO TORINESE Piazza Campidoglio, 50 - ORE 17

ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE FIUMI
in collaborazione con ECM, Biblioteca ARCHIMEDE e
CITTA’ di SETTIMO TORINESE

ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
info tel 3398099472
mail: manricolaz@libero.it


martedì 30 dicembre 2008

(Settimo, giovedi 25 dicembre 2008)_344
LA NEVE DI NATALE


Era uscito la notte prima a fare il solito lavoro di una vita.
Ma si sentiva solo pur avendo moltiplicato i suoi affari
e tutti lo invitavano a cena
a bere un caffè
un grappino
e poi da quando le poste erano state privatizzate
e milioni di suoi sosia si aggiravano per le case
nulla era come prima.


Era conosciutissimo più di Del Piero , KaKa e Maradona,

Pupo e Madonna, superava anche il Dalai Lama e il Santo Padre
anche se di un soffio.
Il Presidente del Consiglio tentò di fare
Babbo Natale Presidente,
ma l'idea fu accantonata visto il periodo.


I viaggi d'affari di Babbo Natale,
coprivano tutte le provincie e nazioni dell’ intero globo terreste.
Ma quella notte,
la Notte di Natale,
si sentiva solo e inutile
perchè dove serviva realmente non lo facevano andare
e il lavoro lo annoiava e poi non vi era più poesia
in quello che faceva.
Anche la bevanda gasata più famosa al mondo
gli fece fare uno spot pubblicitario,
che a lui non piacque e se ne lagnò con sua sorella, La Befana,
che essendo una integralista tradizionalista non volle più vederlo.
Per non parlare delle renne che erano in agitazione sindacale
per l'aumento dei "buoni mensa fieno" e i salari fermi
oramai da 8 anni con l'inflazione reale al 22%.

Si sentiva solo e disperato, quando si sentì chiamare
da una vocina che proveniva da una grata
sotto il livello della strada:
"Babbo Natale, Babbo Natale…".
Erano i bimbi dei semafori che vendevano fazzoletti e accendini
e ora cappellini illuminati da Babbo Natale,
gli accattoni degli ospedali,
le zingarelle, i ladruncoli di strada, i bimbi maltrattati e violati,
sfruttati a lavorare dall'età di soli 6-7 anni,i bimbi abbandonati.
Mille e mille occhi guardarono gli occhi stanchi di Babbo Natale
e gli chiesero:
PERCHE’?
Perchè fai questo lavoro?
Perchè noi siamo qui al freddo e abbiamo fame e sete
e altri bambini sono al caldo e hanno i pancini pieni?
Babbo Natale allora cercò di farfugliare qualcosa
poi pianse e pianse
e le sue lacrime bianche sapevano di neve,
una neve al latte molto dolce.

Era Natale e la piccola Roda si svegliò,
scese dalla roulotte arruginita,
prese un bicchiere, uscì, lo riempì di neve
e chiamò tutti gli altri bambini del mondo:
i più sfortunati
fecero colazione
con la neve
e non ebbero più freddo nè fame,
fecero colazione
con la neve dolce,
la Neve di Natale.

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