Poesia Vagabonda 2013

28 e 29 SETTEMBRE 2013
BIBLIOTECA ARCHIMEDE - SALA PRIMO LEVI
SETTIMO TORINESE Piazza Campidoglio, 50 - ORE 17

ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE FIUMI
in collaborazione con ECM, Biblioteca ARCHIMEDE e
CITTA’ di SETTIMO TORINESE

ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
info tel 3398099472
mail: manricolaz@libero.it


mercoledì 29 aprile 2009

Settimo - Trifogli


(Settimo, venerdi 24 aprile 2009)_445
IL TRIFOGLIO, LA RIGA AZZURRINA,
L'OCCHIO DELLA MINILEPRE

Sulla verde collina
confina la riga azzurrina e marroncina-giallina
della mattina
appena aperta dal trifoglio.

Lucido è l'occhio della mini lepre
che guarda le nuvole gonfie di pioggia
e sogna l'erbetta fresca
diventare
alta e verde.
E la pioggia la bagna come bagna il trifoglio.

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Settimo - La primavera si fa largo 2


(Settimo, mercoledi 22 aprile 2009)_444
SENZA LE CALZE

Dietro la mia Punto,
una Panda vecchio modello bianca:
la donna ferma al semaforo scende
e velocemente si toglie un giubbotto grigio
poi sale
in tempo per il verde.
Anche il cielo questa mattina
si è tolto il giubbino grigio di nuvole
e un sole caldo
ha dato colore alla pianura
alle code dei gatti che la abitano
alle donne che sono andate a lavorare.
Senza le calze.

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Genova


(Genova, 21 aprile 2009, martedi)
373_AMANTI SULLA CORDA

tesissima la bandiera oppone palo e tela
allo scirocco,
un cappello scuro calcato in testa al monte
s’impiuma di bianco,
a riflesso della faccia che vi si specchia
appare nera l’acqua nella tazza:
un lago di ruggine e piombo
senza uomini e navi alle sponde

si abbracciano maniche con gambe
di pigiami e camicie:
amanti sulla corda
per non cedere al vento,
al precipizio del cortile
che inghiotte e non restituisce.

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giovedì 23 aprile 2009

Settimo - Tramonto grigio


(Settimo, venerdi 17 aprile 2009)_441
ATTIMI

Pioggerella poi solo pioggia
nuvole grigie
poi sprazzi di luce e sole sul prato
accanto al bosco di ippocastagni e betulle,
ho visto il riccio cercare la riccia
ho visto l'erba crescere in un minuto
ho visto il verde farsi ranocchia
ho sentito la goccia diventare tuono
e il cielo grigio trasformarsi in azzurro per un secondo

durato un giorno.
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Settimo - La primavera si fa largo


(Settimo, giovedi 16 aprile 2009)_440
LA FARFALLA E IL FUMATORE

Il contorno del tulipano violetto,
con lievi striature di giallo:
gli vola intorno una farfalla cercando di schivare
le gocce di pioggia.
Sa che si bagnerà e non riuscirà più a volare
ma il colore del tulipano l'attira come un abbraccio fatale
poi uno sprazzo di sole
le fa riprendere il volo
e cerca colore e profumo.

Anche l'uomo seduto al bar aspetta dietro ai vetri
che non piova più
per uscire fuori nel sole a fumare.
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Genova


(Genova, 15 aprile 2009, mercoledi)
371_AZZURRO MANCANTE

dei vestiti grigi e neri pendono
sotto un cielo con le stesse tinte:
un bucato bianco e rosa accanto ci consola

non ci siamo svegliati nella stagione sbagliata:
lo dimostra intorno il verde trionfante
e come disse il pittore,
non possiamo giudicare l’intero quadro
per una pausa di azzurro mancante.

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martedì 14 aprile 2009

Atterraggio sul filo


(Settimo, sabato 11 aprile 2009)_437
METTENDO IN ORDINE VECCHIE FOTOGRAFIE

Vecchie foto da mettere in ordine,
scordati alcuni nomi:
anni settanta,
come ci si scorda un cielo pieno di sovrapposti altocumuli,
formazioni primaverili di nuvole.
Un epoca di grandi speranze e sogni utopici così li definiscono i libri di storia.
Echi lontani di risate e canzoni affiorano,
in questa mattina di pioggia
i sogni rimasti tra il mare e la terra
senza saper nuotare rimangono a galla a volte annaspano
quando il vento è tempesta
a volte s'infrangono su scogli di granito.
E ti guardi indietro con infinita sincerità e tenerezza
fai un gesto con le mani mettendo in ordine le foto di trentanni fa
e pensi che è valsa la pena aver sognato.

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Enrico M Lazzarin con i suoi commilitoni del Genio Pionieri - Friuli 1978


(Settimo, martedi 7 aprile 2009)_433
L'URLO DENTRO l'ANIMA

Di notte la radio informa:
LA TERRA HA TREMATO.
Nel dormiveglia sogno le notti passate dormendo fuori
al riparo del camion,
raffiorano i nomi di Tarcento, Gemona, Cividale:
militare in Friuli,
con la paura di sentire ancora L'URLO DELLA MONTAGNA.

L'urlo mi è rimasto per sempre dentro l'anima
e penso alla città de L'Aquila ferita a morte ai suoi abitanti
come nuvole in balia dei venti
come porte che non si apriranno più
senza sapere dove andare
senza parole
senza gesti da fare
sperando che non piova.

Genova


(Genova, 9 aprile 2009, giovedi)
370_SCOSSE

ad ogni nuova scossa crolla un pezzo di chiesa,
si allarga la crepa nel palazzo del governo,
cade la pietra indifesa
e si arrende disarmato il cemento:
in anarchica metafora
la terra si ribella ai poteri sovrastanti

perduta la proprietà si torna nomadi alle tende,
in un attimo ridotti ad ospiti in transito,
profughi accampati fuori dalle mura
alla carità degli altri:
per l’agguato dell’imprevisto evento
oppure a misura e conferma della nostra certezza
di poter costruire comunque?

.

Genova


(Genova, 7 aprile 2009, martedi)
368_STOFFA RIDOTTA

ogni giorno di nuove foglie l’albero s’infittisce
e noi diradiamo il vestire:
da maniche rimboccate,
da bottoni slacciati e colletti aperti,
da spacchi e spiragli
sbocciano le forme

zone di libera pelle in stoffa ridotta,
frutti tondi in tela fiorita.
.

domenica 5 aprile 2009

Settimo - Squarci


(Settimo, domenica 5 aprile 2009)_432
RIASSUNTI

Il cielo è grigio,
ci appare come una tela squarciata
come una ferita d’arma da fuoco
con al centro un bagliore che fa intravedere il sole
che sembra allargarsi:
pioggia-sangue
poi.... qualche mano ricuce la tela grigia.

Il riassunto della domenica è un altra domenica,
mica come per il coccodrillo che è la lucertola.
Ora il riassunto del cielo grigio che promette pioggia è:
andare alla finestra e guardare
solamente osservare
e poi forse scrivere.

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Settimo - Pioggia obliqua


(Settimo, giovedi 2 aprile 2009)_429
PIOGGIA OBLIQUA

Tutto il rosa petalo che sgocciola sul marciapiede fradicio
non riflette il cielo
che respira luminoso
solo là.. più in fondo luminoso!
Ore 10 di mattina ha ripreso la pioggia obliqua a bagnare occhiali
e bocche aperte che non emettono suoni.
Il traffico ancora più lento e nervoso.
Tutto il rosa petalo si scioglie prima che sia mezzogiorno
prima che si volga lo sguardo altrove.

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Genova


(Genova, 5 aprile 2009, domenica)
366_PIUME

mattina di pioggia notturna,
di conseguenti macchie sui tetti e negli orti,
di tenero verde super splendente

prima è fiorito il pesco poi il ciliegio
e altri alberi di cui profano e distante
non conosco nomi e frutti:
un ventaglio di petali è sparso sulla strada bagnata,
di piume cadute a terra
da una invisibile zuffa in aria,
un combattimento alato nel buio
sul nostro sonno.

.

Genova


(Genova, 29 marzo 2009, domenica)
364_RITORNO

scende il treno al piano nella pioggia:
pini bruciati sulle cime,
intrico di rami al bordo,
orti e case di pietra nel fondo verde delle pieghe

poi fabbriche dismesse
case di ferrovieri
cucine illuminate
bagliori di azzurro dietro le tende
insegne di mercati:
uccello in volo annuncia terra,
un gatto al trotto lungo il binario,
la prossima stazione

il mare s’infuria con la diga,
il vento contro ci accoglie a fine della corsa,
scroscia la pioggia oltre la finestra,
ne scorre un filo nel lavabo:
in acqua di marzo affonda il mese.

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