Poesia Vagabonda 2013

28 e 29 SETTEMBRE 2013
BIBLIOTECA ARCHIMEDE - SALA PRIMO LEVI
SETTIMO TORINESE Piazza Campidoglio, 50 - ORE 17

ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE FIUMI
in collaborazione con ECM, Biblioteca ARCHIMEDE e
CITTA’ di SETTIMO TORINESE

ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
info tel 3398099472
mail: manricolaz@libero.it


martedì 26 maggio 2009

Settimo - Dal finestrino del 51


(Settimo, domenica 24 maggio 2009)_464
PAROLE

Un caldo da rane
ed è passata la nuvola più blu
ed è svanita come una salita
fatta troppo in fretta che lascia gambe e polmoni asciutti e legnosi.
Un caldo da rane sulla pianura
affannata a prendersi la mattina frescolina che deve andare via
in un altra mattina
lontano al mare e alle palme con i datteri
alle parole non dette
e a quelle che non sappiamo nè dire
nè scrivere.

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Chi cerca trova - Mercato di Porta Palazzo a Torino


(Settimo, domenica 17 maggio 2009)_461
SOTTO LE NUVOLE DI PORTA PALAZZO

Cammino tra le bancarelle di Porta Palazzo:
è qui che si sente Torino.
Guardo 100 mani che stringono le borse
con gli ortaggi e frutta colorata come questa piazza
dove passa il sangue della città
la vita vera di chi cerca un occasione migliore

Qualcuno fruga nei bidoni della spazzatura
qualcosa troverà
magari una nuvola-stella
caduta perchè?
caduta chissa?

La ragazza nera canta un dolore lontano.
Il ragazzo arabo sogna le pietre del suo deserto.
La signora siciliana senza ombrello spera che non piova.
Sotto le nuvole di Porta Palazzo.

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sabato 23 maggio 2009

In piena luce


(Settimo, sabato 16 maggio 2009)_460
VICINO AI BORDI DELLA NUVOLA BLU

Silenzio del sabato mattina:
qualcuno scende le scale
un imposta si scosta
un volo radente di un non identificato volatile
e gli occhi cominciano a osservare.

Grigio a est e anche a sud-ovest
vicino ai bordi
della nuvola che sta passando:
ritornare di lumache e rane al loro inizio
alla loro luce-oscurità diurna
e poi il silenzio si alza
lasciando "sottolineature"
vicino ai bordi della nuvola blu.

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Raggi


(Settimo, mercoledi 13 maggio 2009)_457
LE RONDINI

Guardo fuori
mattina iniziata
bella mattina maggiolina
eppure mancano loro
con i voli radenti in cerca di insetti
il non fermarsi mai in cerca di terra nuova
ritornando da dove si è vista la luce
fino a quando la luna sposta acqua.
Sono le rondini
povere rondini confuse
da altri e alti muri non solo di cemento
più o meno armato.

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Genova - La primavera, comunque...


(Genova, 15 maggio 2009, venerdi)
378_ROVINE

degli uccelletti a piccoli balzi
esplorano il giardino incolto,
piegando appena gli archi di rovi
che lo ricoprono per intero

dicono che le città senza di noi
in poche stagioni sarebbero invase e distrutte
dalla forza di rami e radici:
dal basso spezzando il cemento,
da sopra avvolgendo in groviglio di spine

se non tagliassi l’erba ogni giorno,
tutto ne sarebbe sommerso,
mi dice il custode del cimitero:
considero oltre il muro le circostanti abitazioni
come lapidi di marmo già percorse dalle crepe,
l’asfalto dei vialetti senza più ruote,
le luminarie ormai spente,
un arredo funebre a sua volta sepolto

solo il nostro sguardo apprezza
il fascino delle rovine,
in un mucchio di sassi nascosto dal bosco.

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Genova - La primavera, comunque...


(Genova, 11 maggio 2009, lunedi)
376_RONDINI

saettano le rondini bentornate,
sfiorando i muri dove hanno ritrovato il nido:
ma è giusto che tutti gli anni vengano dall’Africa
a mangiare le nostre mosche?

tutto il giorno fra richiami assordanti,
con la vista confusa dal volo senza sosta e senso
di parentesi nere su foglio azzurro:
alzate un confine una rete
una gabbia che tenga noi solo al sicuro.

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martedì 19 maggio 2009

La domenica in bicicletta


(Settimo, domenica 10 maggio 2009)_456
APPENA IN TEMPO: UNA PIOGGIA FITTA

Ho ripreso la bicicletta e la gamba piano piano si sta facendo
perlustro i margini della città
dove trovi rifiuti e cose che sono ritenute superflue
e vengono lasciate sparse per la campagna:
cumuli di vecchie lavatrici e frigoriferi,
pneumatici e macerie
piastrelle e vecchi WC,
rubinetti, televisori e scheletri di automobili,
poi a volte l'erba cresce e copre i rifiuti
che costanza ha il verde a coprire e a farsi largo

tra lo scempio e il sudiciume
che costanza ha l'erba di crescere....

Dopo qualche km,
una decina di mucche pascolano tranquille,
il pastore seduto a fumare mi saluta
e mi indica le nuvole nere minacciose a ovest
bisogna tornare penso ma sono lontano da casa

almeno una dozzina di km
pedalo forte e in meno di mezz'ora sono a casa
sudato chiudo la porta
e inizia a venire giù una pioggia fitta fitta:
appena in tempo.

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Bread and Roses


(Settimo, venerdi 8 maggio 2009)_454
SENZA LE ROSE

Vogliamo anche le rose,
pare dire
la rotatoria spelacchiata e abbandonata sulla statale per Torino,
invece sta diventando una discarica.
Ma oggi sono arrivati i giardinieri manutentori del comune
che hanno piantato una siepe verde scuro
e pulito dalle cartacce la rotonda:
tempo di elezioni.
I giardinieri si sono fermati alle 12,30 a mangiarsi un panino
proprio lì nel mezzo della rotatoria
poi hanno raccolto i loro attrezzi
e sono andati verso ovest,
là ove riposano le nuvole pigre
verso un altra rotonda senza rose forse chissà?
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giovedì 7 maggio 2009

Settimo - Eleonora Manzin


(Settimo, sabato 2 maggio 2009)_450
IL SORRISO DI ELEONORA

Eleonora la Presidente
che ha sguardi profondi e vede cose che noi con i nostri occhi aperti
non vedremo mai.
Eleonora
bambina in fuga da sempre
la poesia un lampo sul finestrino del treno che ti porta via

lontano dalla tua terra.
Eleonora che ha sorrisi per le nuvole,
e per le giornate cupe,
per le polveri impolverate
per le notti fredde
per gli amici non tornati.
Eleonora che si stupisce per un margine nel margine
che dolcezza,
il suo sorriso festoso,
che diventa il suo occhio
i suoi occhi trasparenti!

(dedicata ad Eleonora Manzin, Presidente dell’Assoc.”Les Droles” di Giaveno)

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Settimo - La verdina


(Settimo, giovedi 30 aprile 2009)_449
CIAO VERDINA, 236768 Km

Viaggi dal Molise a Parigi,
Basilea - Como,
Verona e Parma ,
Torino e Firenze,
Torino – Ancona.

Da Torino a Milano quante volte..
Da Settimo a Poirino quanta nebbia
le stagioni che si rincorrono
un sorriso dimenticato
un parcheggio libero
un autolavaggio a mano per la verdina
che non mi hai mai mollato
con la nebbia e il sole
la pioggia e il vento
da Settimo a Imperia
il mare è una curva improvvisa
la pianura ci sta dentro:
12 anni e vai in pensione rottamata,
eppure ne avresti fatta ancora tanta di strada.

Chissà se esistono dei Dopo per le auto,
mi piace pensare di si !
CIAO VERDINA!

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Genova


(Genova, 29 aprile 2009, mercoledi)
375_CRISI DIPINTA

su fondo azzurro sbiadito
dei tratti sottili sono sospesi
sopra larghi segni in bianco verticale

poi col diluirsi dell’ora
il paesaggio si uniforma in opinione diffusa
di grigio perlato,
di aria ferma,
di tendenza incerta,
di lavatura di pennello incrostato.
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Genova


(Genova, 27 aprile 2009, lunedi)
374_OMBRELLI

un tetto nero di catrame
lucido come lo scafo di una barca
tirata in secco e rovesciata nella verdura:
case imbevute della pioggia passata
e ora di nuovo appesa

una macchia più scura del cielo superiore
è nave o nuvola posata sul mare:
giorni addietro avevamo il sole come guida,
ora la minaccia sospesa ci tiene a capo chino

ognuno si arrangia con l’ombrello che trova,
quello di famiglia nell’ingresso
o comprato a poco per strada,
guarda in alto e azzarda una previsione,
per esperienza o con telecomando.

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