Poesia Vagabonda 2013

28 e 29 SETTEMBRE 2013
BIBLIOTECA ARCHIMEDE - SALA PRIMO LEVI
SETTIMO TORINESE Piazza Campidoglio, 50 - ORE 17

ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE FIUMI
in collaborazione con ECM, Biblioteca ARCHIMEDE e
CITTA’ di SETTIMO TORINESE

ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
info tel 3398099472
mail: manricolaz@libero.it


sabato 28 agosto 2010


(Venezia, domenica 10 agosto 2010) _732
VENEZIA TRENTA ANNI DOPO
(CICLOPOETICA 2010 N.5)

Arrivati in bicicletta a Venezia,
sole sulla laguna.
Sul traghetto chiedo ad un passeggero "A cosa serve la poesia?"
mi risponde:
"Senza poesia Venezia non ci sarebbe.."

Venezia trent’anni dopo in bicicletta.
Allora facevo colazione con il latte dei portoni
mi davi la mano pensavo a noi due
futuri
ma tu eri gia lontana
ridevi e mi dicevi:
"Capovolgi e dai che poi scende ".

Venezia nella boule con la neve,
Venezia un sacco a pelo perso
un pensiero rincorso
Venezia:
"Hai mai preso una gondola? ".

Piazza San Marco
ci vediamo
la notte dormiamo alla Biennale
dentro un opera d'arte
e poi sorridevi e non guardavi
non guardavi
ma Venezia lei si che ci vedeva:
si era belli
come una rondine che ritrova il nido a primavera.
Allora non avevamo troppe pretese,
volevamo solo cambiare il mondo!

Ponte di barche sul Ticino

(Parasacco, giovedi 5 agosto 2010)_730
WALTER : IL TICINO, I PESCIOLINI FRITTI
(CICLOPOETICA 2010 N.3)


Walter annusa l'aria vicino al fiume
fiume di memoria;
mi parla del Ticino
ricordi di bambino
poi pedalando con calma mi legge quasi con pudore
le sue parole;
e mi ripete
"Vedi il Ticino:
così diverso dal Po".

E sulla strada per San Biagio ci fermiamo
alla trattoria Da Pasquale
per mangiare:
fiori di zucca e pesciolini fritti.
Walter mi racconta della sua caccia alle rane dei bagni estivi
di una ragazza di cui ricorda il sorriso ma non il nome.

Ancora mezzo bicchiere di Bonarda
poi insieme a Liliana riprendiamo a pedalare
passiamo il ponte di barche
il sole brucia le mie ginocchia,
in fila indiana
guardiamo il fiume nel sole
scorrere ricordi !

domenica 1 agosto 2010

Frescura (pista ciclabile a San Mauro)


(Settimo, sabato 31 luglio 2010)_726
IN BICI

Passo Chivasso
portici e pavè
poi San Sebastiano Po,
San Raffaele Cimena
fino a San Mauro,
tutto un sali scendi.

A Gassino
su un balcone una bimba bionda
seduta in terra con le gambe incrociate
osserva gli operai che traslocano la sua casa,
caricano tutto su un camion con una scritta verde.

Percorro la ciclabile un venticello leggero
fa muovere le foglie dei tigli
osservo il colore del cielo dentro il fiume:
è quasi mezzogiorno,
l'ora del ritorno.

Nuovo giorno


(Settimo, giovedi 29 luglio 2010)_723
IL CLIENTE DEL BARBIERE CON I BAFFI BRIZZOLATI,
IL GATTO SUL TETTO, LA RAGAZZA CHE CANTA.

Dalla poltrona del barbiere
riflesso nello specchio
si vede una parte di cielo
tra le case del centro che sta cambiando,
nuovi palazzi sono sorti
alcuni con abbaini
e finestre piccoline:
mi piacciono le soffitte
mi sono sempre piaciute
perchè si è più vicini alle stelle
e alle nuvole che passano.

Il barbiere dice che tutto cambia
che anche lui dovrebbe cambiare il suo modo di lavorare,
acconciare anche le signore,
per poter riuscire a pagare bene tutte le spese.
Un cliente con i baffi brizzolati, con voce solenne e forte:
"Non mi piacciono i negozzi di barbiere
che fanno i capelli agli uomini e alle donne insieme:
le donne con le donne, almeno per i capelli !".

Nello specchio il riflesso del colore del cielo è cambiato:
e là sul tetto
la finestra si è aperta
una ragazza bruna canta una canzone di De Gregori:
"Ma tutto questo Alice non lo sa!…"
mentre un gatto passeggia fra le tegole
cercando qualcosa.