204_APPUNTI A MATITA
(Genova, 4 aprile 2008, venerdi)
come il cucchiaio che agita la tazza,
risuona la campana nel silenzio liquido
in cui dormivamo:
l’occhio, dal confronto con l’esterno si ritrae,
annegato in azzurro e di verde,
lo sguardo si ferisce agli spigoli netti delle case,
l’acqua nel catino replica lo scafo bianco,
per un gioco di correnti o a motivo del vento,
una striscia turchese è incastonata nel blù fuori dal porto
l’aria da bere scende in gola
e risale in un sospiro:
fosse il futuro limpido come questo panorama,
la pagina scritta in dettaglio senza esitare,
a parole scandite di nero intenso
appunti a matita
sul bordo di un libro che ci hanno lasciato,
quasi letto per intero e d’incerto finale.
lunedì 21 aprile 2008
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