206_NEL BAULE
(Genova, 10 aprile 2008, giovedi)
un livido spiraglio corre tra il mare nero
e il suo coperchio:
chiusi nella penombra di un baule,
speriamo che quel bordo si sollevi,
afflitti come siamo dallo spigolo di una scatola nel fianco,
soffocati da un colletto di pelo,
storditi dall’odore di canfora e di vecchie carte
ma il padrone
trascura gli oggetti che ha riposto nel forziere:
lascia che il bagaglio s’inzuppi sotto una pioggia fine
e ammira invece il verde che ovunque infoltisce,
il glicine a cascata,
il ciliegio che scosso dal vento imbianca la strada,
che senza più velo,
dopo le nozze prepara il frutto.
lunedì 21 aprile 2008
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