(Settimo, sabato 3 maggio 2008)_212
TRE PAPAVERI
Anche la mia vespa
ha capito che è arrivata la stagione nuova:
tutto l'inverno nel box,
non è più tempo di restare al chiuso,
vuole andare tra l'asfalto e la terra
dove osano i papaveri quelli più belli e alti,
i pochi papaveri che riescono a sbocciare,
nelle fessure del cemento dei marciapiedi di periferie,
lasciate polverose a chi ogni giorno vi passa
distrattamente
I marciapiedi del centro non hanno papaveri tra il porfido e l'asfalto,
tra il porfido e la pietra solo fioriere,
ma senza papaveri,
fiore troppo povero da mettere nei vasi
Ogni giorno sfioriamo tre papaveri
senza quasi vederli,
che si godono il sole,
che guardano passare le nuvole piene di pioggia,
quella pioggia,
sarà anche papavero
che nasce infaticabile e indomito nelle brecce
che apre
la primavera nuova.
martedì 6 maggio 2008
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