(Genova, 29 luglio 2008, martedi)
240_AGOSTO NAUFRAGO
indolenzito da una notte di sonno a finestre socchiuse,
a lungo rotolato da deboli correnti fra le stanze,
approdo ad una mattino di silenzio festivo:
di aria già calda in tremito e velata,
di gatti esausti sparsi nelle foglie,
di asciugamani da spiaggia
ancora umidi e pesanti alle corde
appeso al parapetto del balcone,
riprendo i sensi fra i relitti
di navi in porto a lento moto:
una nuvola sfrangiata si disegna sull’azzurro,
un cartiglio bianco con una richiesta d’aiuto
agli occhi di chi la riceve,
la mia posizione di naufrago d’agosto.

lunedì 4 agosto 2008
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