(Genova, 10 novembre 2008, lunedi)
287_SOTTO IL TAVOLO
sotto un tavolo grigio mi nascondo in penombra,
al bordo agitato da pieghe
che da lontano ci ferisce di luce
poi tirato alle spalle
l’orlo della tovaglia si riduce,
un attimo dopo la frangia che avanza
ci raggiunge, infradicia e scollina
e fra poco allo sguardo dall’alto
saremo indifesi
come altre volte ti dico,
non devi spiare da sotto un mobile
il passo del mondo,
risalire dalla vista della caviglia
al giudizio sull’intera figura,
dalla misura di una briciola in terra
alle dimensioni della stanza,
dalla nuvola sul capo
alle previsioni per un continente,
dall’esempio delle trascorse stagioni
trarre conferme sulla presente.

mercoledì 26 novembre 2008
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