Poesia Vagabonda 2013

28 e 29 SETTEMBRE 2013
BIBLIOTECA ARCHIMEDE - SALA PRIMO LEVI
SETTIMO TORINESE Piazza Campidoglio, 50 - ORE 17

ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE FIUMI
in collaborazione con ECM, Biblioteca ARCHIMEDE e
CITTA’ di SETTIMO TORINESE

ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
info tel 3398099472
mail: manricolaz@libero.it


venerdì 1 gennaio 2010

Buon Anno!

LA PORTA DELLA MIA CASA VI È APERTA, AMICI
di Josip Osti

La porta della mia casa vi è aperta, amici?
Giorno e notte. Per te, vento, che dietro di te
la rinchiudi sempre rumorosamente, i gatti
invece la lasciano sempre aperta. E per te,
luce, che entri nella mia dimora quando esce
ugualmente furtiva l'oscurità, che però vi ritorna,
quando tu la lasci. E per voi, voci di uccelli e profumi
di fiori del giardino, che mentre uscite, strada
facendo vi mescolate fra di voi, in modo che non
riesco a indovinare a quale uccello e a quale fiore
appartenete. O perfino all'ignoto e inesistente
fiore-uccello che canta e contemporaneamente
emana profumo? La porta della mia casa vi è
aperta, amici? La porta, dietro alla quale, dopo
averla aperta, vedrete su su in alto il cielo per la
chioma del melo, su cui una volta maturano i pomi
e un'altra volta le stelle e le finestre, il contenuto
delle quali si riflette sui vetri dei quadri alla parete.
Le arricchisce e incessantemente rende diverse.
Simili a sogni, come è simile ai sogni tutto nella
mia vita e nelle mie poesie, alle quali assomigliano
i miei sogni? La porta della mia casa vi è aperta,
amici? In cui sono giovani tutti i miei ricordi
come sono giovani tutti i miei amori finora vissuti
e non invecchiano, come non invecchiano i giovani
abeti con i quali sono fatte le sedie, la tavola,
le scale e gli scaffali. Come non invecchiano tutti
i miei libri letti e non letti. E in essi i già da secoli
giovani amanti e i giovani morti. Come rimarrà
in eterno giovane la luna sopra la chioma
dell'albero nella notte, le cui radici sono rimaste
nel palmo della mano del pittore Safet Zec?.
La porta della mia casa vi è aperta, amici? Giorno
e notte. La porta della casa, nella quale invecchiano
solo i volti degli specchi.


Traduzione Jolka Milic
da: Josip Osti, Rosa Mystica, 2008, Multimedia Edizioni.

Josip Osti è nato a Sarajevo nel 1945 e vive fra Tomaj, in Carso, Ljubljana e Sarajevo.
Ha all’attivo dieci raccolte di poesie, libri di saggi-stica e critica letteraria, libri per l'infanzia e diverse antologie. Ha tradotto circa ottanta libri svolgendo un'operazione di continuo scambio tra la letteratura bosniaca e quella slovena.
Le sue poesie sono presenti in numerose antologie e tradotte in più lingue (italiano, sloveno, turco, inglese, boemo, polacco, greco).
Sei le traduzioni italiane, "Barbara e il barbaro" (1995), "Il libro dei morti di Sarajevo" (1997), l’antologia "Con l’oro antico dei ricordi" (1997), Poesie (1999) e “Confliti – Poesia delle molte guerre” (2001), e per Multimedia Edizioni / Casa della poesia, "L'albero che cammina" (2005) e "Rosa Mystica" (2008).
Ha ricevuto riconoscimenti per le traduzioni e molti premi letterari, tra i quali spicca il Premio Internazionale "Vilenica ’94".

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