(Genova, 10 febbraio 2010, mercoledi)
468_MONDO FREDDO
eravamo sperduti nella steppa e assediati dal gelo
o più semplicemente
rifugiati nel sonno al tepore delle coperte:
un risveglio con il sibilo del vento nell’orecchio,
un cappotto disteso come cielo
e la presenza della neve
appena dietro la collina che ci difende
sfiorati da un mondo freddo,
abbiamo notizia di stagioni peggiori
in altri tempi e regioni,
ma è del nostro piccolo inverno
che abbiamo timore:
lungo il corridoio a pareti opache e luce fioca,
condotti da una mano gelata
alla propria sedia di ferro,
in attesa di essere chiamati.
.

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