(Genova, 6 maggio 2010, giovedi)
498_ULTIMO SCROSCIO
con l’ultimo scroscio sul tetto di vetro,
la pioggia ci saluta e passa la collina:
restano in cielo ciuffi e brandelli,
cuscini e coperte del sonno ignorante
che ci ha difeso dal rumore del mondo
soffia il vulcano, brucia la banca:
in apparenza morti
per qualche ora evitiamo la pena
del risveglio.
.
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