(Genova, 29 novembre 2010, lunedi)
538_STRACCIO DI NUVOLA
uno straccio di nuvola che il vento sfilaccia
mentre ne scrivo,
è una pagina strappata dal quaderno,
stretta nel pugno e per un dubbio riaperta e distesa,
un ricordo accartocciato
che si dissolve in azzurro
vi ho letto appena la frase d’inizio
in cui c’era il tuo nome:
poi il resto è svanito,
spinto nell’aria sulla linea retta
che in orizzonte ferisce la vista
non possiamo far altro
che riscrivere sempre l’inizio da capo,
ogni volta il meglio possibile
e con l’aggiunta di qualche dettaglio
ma con lo stesso incerto finale
che rimane incompleto
un foglio riscritto più volte
e ancora pieno di errori:
non come questa mattina perfetta
che merita ogni benevolo superlativo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento