BATTAGLIA D’INVERNO
(Genova, 8 dicembre 2007, sabato)
nella notte le sorti si sono decise:
l’impero di nuvole che c’impiombava
di pioggia e scirocco,
è stato travolto dalla tramontana irruente
già nel buio si sentiva,
il fruscio il sibilo l’impeto delle folate
e lo schiocco delle bandiere,
in corsa giù dalla collina
tutti si sono piegati al ventoso volere:
vedo le canne danzanti nella gola sotto il balcone,
il boschetto arruffato sul dorso di fronte
una nebbiolina rosa si trattiene sul porto
e oltre il molo, l’orizzonte ci sfuma all’interno:
un fumo di cannoni che non si disperde,
un incendio notturno ancora non domato,
in una mattina di libero azzurro
mentre noi dormivamo ben chiusi,
nel sonno appena sfiorati,
attorno le correnti si sono invertite:
potersi rialzare e senza fatiche
trovare il compito già eseguito,
un regime abbattuto senza vittime, rimorsi e vendette,
sotto il sole d’inverno radente
che non c’impone il suo dominio
questo ha lasciato scritto per aria la notte:
tutto può cambiare.

lunedì 10 dicembre 2007
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