
domenica 19 dicembre 2010
(Settimo, sabato 18 dicembre 2010)_771
BUON NATALE ATHOS
I contorni della vicenda sono noti.
Il cane Athos, ultimo eroe della Jolly Amaranto:
tutti salvi ma lui annega per non abbandonare la nave.
Con quel nome non potevi che fare un gesto così
di coraggio e estrema fedeltà a quella nave ormai persa;
la tua casa il tuo mondo che non volevi perdere che volevi salvare
dalle onde che inesorabilmente la facevano affondare.
Sei già una leggenda
eri un marinaio cane e non un cane di marinaio
ove tu sia ora ...
là in fondo al mare
spero che non avrai freddo Athos e sempre un bell’osso.
Coraggioso Cane Marinaio
Buon Natale!
A te alla tua nave.
BUON NATALE ATHOS
I contorni della vicenda sono noti.
Il cane Athos, ultimo eroe della Jolly Amaranto:
tutti salvi ma lui annega per non abbandonare la nave.
Con quel nome non potevi che fare un gesto così
di coraggio e estrema fedeltà a quella nave ormai persa;
la tua casa il tuo mondo che non volevi perdere che volevi salvare
dalle onde che inesorabilmente la facevano affondare.
Sei già una leggenda
eri un marinaio cane e non un cane di marinaio
ove tu sia ora ...
là in fondo al mare
spero che non avrai freddo Athos e sempre un bell’osso.
Coraggioso Cane Marinaio
Buon Natale!
A te alla tua nave.
domenica 12 dicembre 2010
(Settimo, domenica 12 dicembre 2010)_770
LA BABBA NATALE TRISTE, IL SOLE CHE SPLENDE
Ho visto la Babba Natale senza cappello
con la tristezza nella giacca rossa e i sorrisi
da cioccolato fondente evaporare
in un niente.
"E' dura vendere case a Natale"
dice al telefono la ragazza bionda in costume
nell’ipermercato aperto la domenica dalle 9 alle 21.
Che tristezza dice al suo fidanzato che è a Bardonecchia a sciare
e lei lì a tentare di vendere case sotto Natale:
"Con la crisi che c'è .."
"E poi mi hanno anche imposto di vestirmi in costume da Babba Natale!"
"Io ne ho un po’ vergogna sono troppo vicino a casa e qualcuno riderà di me,
ho una Laurea in Giurisprudenza ..!".
Così la Babba Natale Laureata è andata in bagno
si è tolta il costume, ha indossato una dolcevita grigia e un pantalone nero
raccolto i capelli biondi
poi si è guardata allo specchio asciugato una lacrima,
mentre fuori splendeva il sole.
LA BABBA NATALE TRISTE, IL SOLE CHE SPLENDE
Ho visto la Babba Natale senza cappello
con la tristezza nella giacca rossa e i sorrisi
da cioccolato fondente evaporare
in un niente.
"E' dura vendere case a Natale"
dice al telefono la ragazza bionda in costume
nell’ipermercato aperto la domenica dalle 9 alle 21.
Che tristezza dice al suo fidanzato che è a Bardonecchia a sciare
e lei lì a tentare di vendere case sotto Natale:
"Con la crisi che c'è .."
"E poi mi hanno anche imposto di vestirmi in costume da Babba Natale!"
"Io ne ho un po’ vergogna sono troppo vicino a casa e qualcuno riderà di me,
ho una Laurea in Giurisprudenza ..!".
Così la Babba Natale Laureata è andata in bagno
si è tolta il costume, ha indossato una dolcevita grigia e un pantalone nero
raccolto i capelli biondi
poi si è guardata allo specchio asciugato una lacrima,
mentre fuori splendeva il sole.
sabato 11 dicembre 2010
(Settimo, sabato 11 dicembre 2010)_769
IL SOLE SALE SOLO IN CUCINA
Che meraviglia il merluzzo
mentre fuori splende il sole
raggi solari nelle parole che estasiate
rimangono mute e solitarie
quando pensano a una frase
che abbia cura di loro
come madre li accompagnai per la notte buia
priva di luna
Fino al mattino che splende
nella cucina
il sole sale solo
mentre lentamente cuoce
il merluzzo che ho preparato per te e per me.
IL SOLE SALE SOLO IN CUCINA
Che meraviglia il merluzzo
mentre fuori splende il sole
raggi solari nelle parole che estasiate
rimangono mute e solitarie
quando pensano a una frase
che abbia cura di loro
come madre li accompagnai per la notte buia
priva di luna
Fino al mattino che splende
nella cucina
il sole sale solo
mentre lentamente cuoce
il merluzzo che ho preparato per te e per me.
giovedì 9 dicembre 2010
(Settimo, giovedi 9 dicembre 2010)_767
NELL' IMBRUNIRE
E’ così che mi piace arrivare;
in questo profondo autunno
in un posto caldo a guardare l'imbrunire
questo sole ritrovato alle cinque della sera
respiro di erba gelata di salici ancora più piangenti
della pianura,
paesaggio umiliato
da terra mercanteggiata venduta
attraversata e trafitta al cuore
offesa perenne.
Il sole che scende lentamente ci regala
attimi di serena contemplazione!
NELL' IMBRUNIRE
E’ così che mi piace arrivare;
in questo profondo autunno
in un posto caldo a guardare l'imbrunire
questo sole ritrovato alle cinque della sera
respiro di erba gelata di salici ancora più piangenti
della pianura,
paesaggio umiliato
da terra mercanteggiata venduta
attraversata e trafitta al cuore
offesa perenne.
Il sole che scende lentamente ci regala
attimi di serena contemplazione!
martedì 7 dicembre 2010
(Settimo, martedi 7 dicembre 2010)_766
NELLA MATTINA
Poca luce che si accorcia stringendosi
come un maglione di lana a cui hai sbagliato il lavaggio,
conca grigia e colore fermo.
Pioggia e fiume
neve e memoria
fluttuano nella mattina:
prendo un caffè senza zucchero e mi ricordo gli angoli
delle tue mani.
Mi dicevi:
parla piano che oggi è già domani,
con tutti quei giornali e occhiali da sole
che mettevi quando leggevi.
Ed io stupito mi chiedevo come facevi
poi ti ho perso di vista
trasferita per motivi di lavoro...
NELLA MATTINA
Poca luce che si accorcia stringendosi
come un maglione di lana a cui hai sbagliato il lavaggio,
conca grigia e colore fermo.
Pioggia e fiume
neve e memoria
fluttuano nella mattina:
prendo un caffè senza zucchero e mi ricordo gli angoli
delle tue mani.
Mi dicevi:
parla piano che oggi è già domani,
con tutti quei giornali e occhiali da sole
che mettevi quando leggevi.
Ed io stupito mi chiedevo come facevi
poi ti ho perso di vista
trasferita per motivi di lavoro...
domenica 5 dicembre 2010
sabato 4 dicembre 2010
(Genova, 4 dicembre 2010, sabato)
541_VELIERI
una flotta di grandi nuvole
ha imbarcato tutti gli abitanti dii questa città
e sta salpando per affrontare la notte:
sono i vascelli in rotta verso ponente
che vedo di poppa dalla mia barchetta
con la partenza dei grandi velieri
verso il buio che ne inghiotte le vele,
abbandono i remi al loro passaggio
e resto da solo
in un porto di liquido metallo.
541_VELIERI
una flotta di grandi nuvole
ha imbarcato tutti gli abitanti dii questa città
e sta salpando per affrontare la notte:
sono i vascelli in rotta verso ponente
che vedo di poppa dalla mia barchetta
con la partenza dei grandi velieri
verso il buio che ne inghiotte le vele,
abbandono i remi al loro passaggio
e resto da solo
in un porto di liquido metallo.
(Settimo, sabato 4 dicembre 2010)_763
ALFABETI
Città quando è notte
e i passi sono lame di freddo e gelo sul collo
città
a pensarti
ora adesso
con tutte le luci accese e i sogni spenti;
da questa collina ti vedo accovacciata come un gatto grasso
che fa le fusa per abitudine e pigra letizia.
Città che cerchi una stazione radio
musica da desideri muti
città di muri dimenticati
città soffocata da troppi respiri di polmoni sordi
città e nessuna sigaretta
città cornice di se stessa
luna tonda al circo per le feste
panettone scontato
neon e nuvole passano su asfalti gelati,
dentro vedute panoramiche
scritte
in alfabeti sconosciuti.
ALFABETI
Città quando è notte
e i passi sono lame di freddo e gelo sul collo
città
a pensarti
ora adesso
con tutte le luci accese e i sogni spenti;
da questa collina ti vedo accovacciata come un gatto grasso
che fa le fusa per abitudine e pigra letizia.
Città che cerchi una stazione radio
musica da desideri muti
città di muri dimenticati
città soffocata da troppi respiri di polmoni sordi
città e nessuna sigaretta
città cornice di se stessa
luna tonda al circo per le feste
panettone scontato
neon e nuvole passano su asfalti gelati,
dentro vedute panoramiche
scritte
in alfabeti sconosciuti.
venerdì 3 dicembre 2010
(Genova, 3 dicembre 2010, venerdi)
540_CAIMANO
delle nuvole come denti nella bocca di un caimano:
una lunga mascella in agguato sull’acqua
e il resto del corpo nascosto a levante
poi il vento riduce la minaccia sullo sfondo,
il cielo nell’acqua risplende di pacifico azzurro
e noi possiamo traversare il giorno
sospinti dalle ore correnti
questo scriviamo,
trattenuti sulla riva del fiume
dall’incertezza sulla sua effettiva misura,
dal sospetto per il pericolo sotto il pelo dell’acqua,
dalle percezione che le nostre deboli braccia
non ci faranno giungere all’altra sponda
appunti per chi si trova nel mezzo
di una giornata serena mutata in tempesta,
per chi a metà del percorso
affonda senza speranza nella corrente,
per chi al centro del flusso
rallenta il ritmo per non sprecare le forze
ma nuota finchè il tramonto l’inghiotte.
540_CAIMANO
delle nuvole come denti nella bocca di un caimano:
una lunga mascella in agguato sull’acqua
e il resto del corpo nascosto a levante
poi il vento riduce la minaccia sullo sfondo,
il cielo nell’acqua risplende di pacifico azzurro
e noi possiamo traversare il giorno
sospinti dalle ore correnti
questo scriviamo,
trattenuti sulla riva del fiume
dall’incertezza sulla sua effettiva misura,
dal sospetto per il pericolo sotto il pelo dell’acqua,
dalle percezione che le nostre deboli braccia
non ci faranno giungere all’altra sponda
appunti per chi si trova nel mezzo
di una giornata serena mutata in tempesta,
per chi a metà del percorso
affonda senza speranza nella corrente,
per chi al centro del flusso
rallenta il ritmo per non sprecare le forze
ma nuota finchè il tramonto l’inghiotte.
giovedì 2 dicembre 2010
(Genova, 2 dicembre 2010, giovedi)
539_LAMPADA FIOCA
una lampada fioca dietro un fitto paralume
che poi si dirada in lunghi nastri sospesi:
questa è la fonte di luce al risveglio,
il chiarore che rivela la parete azzurra
alle spalle della notte che accanto si attarda
spòstati dunque a ponente,
dietro il tetto nerissimo e lustro
di pioggia e catrame,
lascia che un tiepido giallo ci tocchi,
un timido rosa o un grigio modesto
ci conforti dei dubbi del risveglio
provateci voi, primi colori del mattino:
la notte pone domande
che il buio non risolve.
539_LAMPADA FIOCA
una lampada fioca dietro un fitto paralume
che poi si dirada in lunghi nastri sospesi:
questa è la fonte di luce al risveglio,
il chiarore che rivela la parete azzurra
alle spalle della notte che accanto si attarda
spòstati dunque a ponente,
dietro il tetto nerissimo e lustro
di pioggia e catrame,
lascia che un tiepido giallo ci tocchi,
un timido rosa o un grigio modesto
ci conforti dei dubbi del risveglio
provateci voi, primi colori del mattino:
la notte pone domande
che il buio non risolve.
(Settimo, giovedi 2 dicembre 2010)_762
DOPO LA NEVE
Spazzate le strade,
leggera polvere,
nel cristallino cielo
pulito dal vento.
Alzate il bavero frastagliate città
sussurrate canzoni
soffiate piano:
sulle nuvole che porteranno nuovi fiocchi
nuovi balocchi.
Neve:
rimasta attaccata ai pali scrostati alle fermate di autobus e tram verso il centro.
Prendendo il colore del carbone la neve si è fatta polvere.
DOPO LA NEVE
Spazzate le strade,
leggera polvere,
nel cristallino cielo
pulito dal vento.
Alzate il bavero frastagliate città
sussurrate canzoni
soffiate piano:
sulle nuvole che porteranno nuovi fiocchi
nuovi balocchi.
Neve:
rimasta attaccata ai pali scrostati alle fermate di autobus e tram verso il centro.
Prendendo il colore del carbone la neve si è fatta polvere.
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